Circolo Fotografico Carpe Diem

Uscita di Staglieno: quando un’uscita si fa nonostante gli impedimenti. E di impedimenti se ne sono presentati tanti: il mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti stabilito dal direttivo, il meteo, la quota di partecipazione che aumenta!

A seguito, però, di un rapido sondaggio da parte del direttivo su WhatsApp sulla chat dedicata arriva la comunicazione di servizio: ritrovo parcheggio Buonarroti a Cernusco ore 7,30 e partenza 7,45. 

Nonostante tutto l’uscita si fa, si parte!

Sarà perché si ha voglia di fotografare? Sarà perché ci piace stare insieme? Sarà perché ultimamente sono saltate alcune uscite e adesso nessuno vuole sentirsi responsabile di far saltare anche questa?

Al ritrovo a Cernusco arriviamo con anticipo sull’ora stabilita e dopo i rituali saluti, si parte subito. I cellulari intanto scottano, tutte le app. sul meteo concordano: fulmini e saette a Genova a partire dalle 13,00; fino alle 13,00 pioggia leggera.

Alida, sostenuta dalla parte femminile del gruppo, è già attrezzata e preparata: “il temporale sul mare è bello da fotografare però!”

Si parte e visto che in autostrada non c’è tanto traffico (il meteo colpisce ancora!), andiamo con una andatura tranquilla ma costante e quando si decide di fare una sosta per un caffè e visita obbligata alla toilette, ci si rende conto che siamo in anticipo sulla tabella di marcia. Tranquilli: il presidente Danilo ha già comunicato a Francesco Tomasinelli di anticipare il ritrovo al cimitero monumentale di Staglieno a Genova.

Staglieno è il maggiore luogo di sepoltura di Genova ed è uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa. Vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell’Inno d’Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l’attore Gilberto Govi, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo SanguinetiConstance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio. Vi è anche il cenotafio del cantautore Fabrizio De André. Per la vastità dei suoi imponenti monumenti funebri è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. Le numerose statue funerarie e cappelle – opere prevalentemente di scultori genovesi – sia pure costruite in stili differenti, restituiscono all’insieme del complesso un importante valore sotto l’aspetto dell’architettura e scultura funebre.

Al parcheggio del cimitero, in attesa di incontrare la nostra guida Tomasinelli, ne approfittiamo per degustare la famosa e ineguagliabile focaccia ligure; nel frattempo ci si prepara a scattare; Carla apre il suo zaino e mentre tira fuori la fotocamera le indirizza un caloroso e affettuoso saluto e si scusa per averla trascurata un po’. 

Arriva la nostra guida e mentore Tomasinelli che ci introduce in questo museo a cielo aperto e ci conduce per monumenti funebri di varie epoche e stili e di tanto in tanto ci suggerisce la giusta angolazione dello scatto.

Il cimitero è grande ma Francesco ha selezionato un percorso ben preciso e scelto dei monumenti più intimi e struggenti nel raffigurare la morte: il passaggio che conduce alla morte, il dolore che lascia la morte di una persona cara sia vecchio o vecchia, giovane, bambino o bambina. Chissà quanto riusciranno a trasmettere a noi stessi e agli altri che vedranno i nostri scatti, i sentimenti o l’emozione che ci ha fatto soffermare davanti ad un monumento e scattare! 

All’interno del cimitero ci sono anche singoli artisti o associazioni che riproducono  particolari del monumento o il monumento intero, avendo come strumento, non una fotocamera ma matite e colori. Stanno sedute e osservano il monumento da una certa angolatura; restano li per ore e non soltanto il tempo di uno scatto fotografico. Sono soprattutto donne e si lasciano fotografare volentieri mentre stanno completando la loro opera. Abbiamo tempi diversi ma facciamo la stessa cosa!

E intanto la mattinata vola via. 

E il meteo? Niente nuvole all’orizzonte, né fulmini, nè saette ma sole e caldo! 

In previsione della pioggia durante la giornata, il direttivo si è preoccupato di prenotare in un ristorante per poter consumare il pranzo al coperto e questo ci permette di celebrare un altro momento caro ai soci di Carpe Diem e che non manca mai nelle uscite: la condivisione del desco. 

Il pomeriggio, nonostante le previsioni del meteo, si presenta limpido, caldo e invitante per continuare a scattare e si decide di andare a Boccadasse. Qui la nostra guida ci conduce per viuzze e calli per ammirare e poter fotografare dall’alto il mare, il paesaggio. Sono le 16,30 e il cielo comincia a cambiare colore, non più azzurro e limpido ma grigio e nero: in un attimo siamo investiti da acqua e vento, si scatena la bufera. Si cerca in tutti i modi di fare ritorno alle macchine e riprendere la strada del ritorno, consapevoli che la nostra uscita è arrivata alla fine. Si decide di ritornare quando la parte femminile del gruppo, incurante del pericolo e impavide, comunicano sulla chat dedicata che “zuppe come pulcini, però con i nuvoloni neri sul mare, abbiamo fatto foto spettacolari”.

Grazie al direttivo che ha pensato e organizzato questa uscita, grazie alla voglia di quanti hanno partecipato e voluto fortemente fare questa uscita e GRAZIE, anche se bagnata, per la bellissima giornata e a voi il piacere di vedere una selezione delle foto!

Massimo Saccà

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3 commenti

Alida Lazzaro · 20 Settembre 2023 alle 20:02

Bellissimo articolo Massimo e grazie per l’appellativo “impavide” . Alida

Luca · 21 Settembre 2023 alle 08:55

Ora di che riconosco Carpe Diem, ogni occasione è buona per cogliere l’attimo. Complimenti a tutti e buona luce

Francesco Tomasinelli · 28 Settembre 2023 alle 16:21

Bene, ottimo lavoro. Sono contento che abbiate apprezzato il fascino decadente di questo luogo, che è unico nel suo genere. Da vedere in una giornata nuvolosa d’autunno.

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