Circolo Fotografico Carpe Diem

A Venezia, quando c’è la luna, par di passeggiare in una acquaforte.
(Carlo Dossi)

E’ proprio così, ogni angolo, ogni scorcio è un quadro da dipingere, noi invece abbiamo provato a farlo con le nostre macchine, in un’atmosfera quasi surreale.

Il viaggio in treno trascorre piacevolmente e vista la stagione arriviamo a Venezia quando ormai il buio della sera ha trasformato la città in un gioco di luci e ombre.

Il percorso inizia dalla Scala Contarini del Bovolo, una scala a chiocciola (bovolo in veneto) dalla singolare architettura, costruita in aggiunta al Palazzo Contarini: si trova in un punto della città molto nascosto, bisogna andarla a cercare, ma proprio quando meno te l’aspetti ecco che ti appare in tutta la sua particolare bellezza.

Proseguiamo poi verso la libreria “Acqua Alta”, una delle librerie più famose al mondo. E’ indubbiamente un luogo particolare dove i libri sono riposti in gondole e tinozze per evitare che le frequenti inondazioni li possano danneggiare, come già accaduto in passato. Sul retro un ammasso di volumi ormai rovinati dall’acqua e destinati al macero creano una sorta di muro caratteristico, forse quello che mi ha colpito più di tutto di questo posto.

Ci concediamo un’ottima cena al ristorante, che ci permette di trascorrere un paio d’ore in allegria e verso le 22.30 inizia la nostra vera avventura notturna.

Piazza San Marco, la Basilica, il Campanile, la Torre dell’orologio con i due Mori, il Palazzo Ducale, il Canal Grande e lungo la Riva degli Schiavoni fino ad arrivare al Ponte dei Sospiri: i simboli della città sono una tappa obbligatoria.

Tutte le città hanno un fascino particolare di notte, ma Venezia ancora di più.

E complice una luna piena e luminosa ci lasciamo guidare tra le tante calli, su e giù per i ponticelli, ammirando gli specchi d’acqua e i mille riflessi e cercando di cogliere qualche scorcio inusuale.

I vaporetti ci aiutano a spostarci agevolmente durante tutta la notte, così ci muoviamo verso Ponte di Rialto, il Mercato del Pesce con la sua Loggia, una delle zone più antiche della città, luogo di scambi dal lontano 1097.

Ma Venezia, incredibilmente, non dorme mai! Per tutta la notte troviamo persone sui vaporetti, in giro, ragazzi curiosi che ci strappano qualche foto in qua e in là.

In mezzo a tanta storia e tanta arte antica non ci facciamo mancare una tappa al più moderno Ponte della Costituzione, una delle tante opere dell’architetto Calatrava, il quarto sul Canal Grande, una struttura di vetro e acciaio che, come altre opere dello stesso architetto, spicca per la forma dinamica che dà una sensazione di leggerezza.

La notte è lunga e per fortuna il tempo è mite, ma un caffè intorno alle 4,30 è un buon alleato per darci un po’ di carica prima dell’ultima tappa: ci spostiamo al Ponte dell’Accademia, da qui pensiamo di scattare qualche ultima foto all’alba, ma il tempo ahimé inizia a cambiare.

La nebbiolina tipica della stagione e un cielo grigio ci appaiono all’orizzonte: pazienza, ci toccherà ritornare a Venezia per l’alba!

Un po’ dispiaciuti, rimettiamo a posto macchine e cavalletti e troviamo un bar dove scaldarci un pochino ed incominciare la nuova giornata con una buona colazione…o terminare la nottata!

Poi un breve giro nel quartiere ebraico.

Siamo ormai piuttosto stanchi, ma tutto sommato soddisfatti per la riuscita della nostra notturna. 

Ci avviciniamo alla stazione, alle 11.00 il nostro treno parte puntuale per riportarci a casa e… Inutile dire che il viaggio di ritorno ci ha visto dormicchiare per tutto il tempo. Stanchi ma contenti siamo rientrati alla base!

L’arte, le foto, le luci e le ombre, il grandangolo? Tempi lunghi?  Ma che importa, qualcosa alla fine porterò a casa, forse, ma di sicuro di questa piacevole esperienza mi rimane la soddisfazione di aver avuto dei buoni compagni di avventura.

Cristina Venturelli

Le nostre foto:

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