Corso di ritratto pittorico

Da anni ormai frequento il Circolo fotografico Carpe Diem e partecipo volentieri alle mille iniziative proposte, godendomi la piacevole compagnia degli altri soci. In molte occasioni mi è capitato di vedere in sede foto scattate a modelle in studio da qualche amico ma non sono mai stata attratta da questa possibilità, né dalle foto stesse, anche se belle o bellissime. Non è il mio genere.

Quest’anno però è stato proposto un corso un po’ diverso, quello di “Ritratto pittorico”, dove l’obiettivo del fotografo in studio è quello di realizzare una foto della modella che nell’insieme ricordi un dipinto d’epoca ed evochi emozioni simili a quelle che si provano davanti a un’opera d’arte.

Tutti i soci sono stati invitati a una serata introduttiva teorica, con proiezione di alcuni esempi, per capire di che cosa si tratta e se fossero interessati a iscriversi. L’entusiasmo è stato tale da pianificare in breve tempo due date consecutive per consentire a 8+8 persone di partecipare.

Ritratto pittorico

Cristian Bonanomi e Cristiana Zamboni, i due docenti, che sono rispettivamente un fotografo e un’artista, pittrice e fotografa, hanno scelto per noi una modella dai tratti particolarmente adatti a questo tipo di ritratto: lineamenti delicati, lunghi capelli rossi, carnagione chiara, e di grande esperienza, per facilitare soprattutto i più inesperti, che non avrebbero saputo come dirigerla o che pose chiederle. Francesca Ester Salvatore è stata definita “botticelliana”.

In un weekend di pioggia torrenziale gli iscritti, molto motivati per uscire di casa, hanno affrontato alcuni chilometri su strada per recarsi in studio a Cambiago a seguire una mattinata di lezione e un pomeriggio di scatti, alternandosi su tre diversi set a coppie, con l’invito a non invadere lo spazio degli altri e ad aspettare il proprio turno.

La assoluta novità di scattare in studio per alcuni, l’entusiasmo e la voglia di sperimentare hanno lasciato questa richiesta inevasa, anche se abbiamo rispettosamente cercato di non intralciare i due fotografi di turno. Tutti siamo tornati a casa a sera con ben più delle 30 foto suggerite da Cristian e Cristiana, però con grande soddisfazione.

Con sorpresa abbiamo scoperto come semplicissimi strumenti potessero creare effetti utili alla creazione di un ritratto pittorico: calza di nylon tesa sull’obiettivo per un risultato sfumato e onirico, cellophane con un taglio più o meno centrale per lasciare a fuoco solo il soggetto e sfocare il contorno, coccio di vetro davanti all’obiettivo (il meno gettonato).

Neanche due settimane dopo ci siamo ritrovati in sede per vedere 5 o 6 foto di ciascun partecipante, commentarle e osservare quanto ognuno abbia interpretato in modo originale il tema con inquadrature, soluzioni tecniche e risultati piuttosto diversi per ogni set proposto, a conferma del fatto che la creatività è personale e lascia spazio a mille interpretazioni, pur partendo dallo stesso soggetto e ambientazione. Qualche socio, visti i risultati, si è pentito di non aver partecipato, ma ci saranno forse altre occasioni.

Speriamo che i nostri maestri, che erano presenti in sala mescolati ai soci, siano rimasti soddisfatti dei loro allievi. Noi di sicuro ci siamo divertiti e abbiamo acquisito nozioni su luce, inquadratura, composizione, colore, dialogo con la modella, progettazione prima dello scatto, che ci saranno utili per la nostra “carriera” di fotografi amatoriali in futuro.

Grazie mille agli organizzatori!

Elena

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